Stemma del Comune di Albano

Albano è la cittadina che sorge all'incirca nel luogo in cui secondo la leggenda Ascanio, figlio dell'eroe troiano Enea, fondò Albalonga. Secondo la leggenda il nome Alba Longa deriva dal fatto che Ascanio abbia sognato una scrofa bianca e per questo chiamò la sua città Alba (bianco in latino) e Longa data la lunghezza della striscia di territorio.
Ancora oggi il simbolo della cittadina è una scrofa bianca. Più tardi, quando il console Appio fece costruire la via Appia per scopi militari, Albalonga si ritrovò proprio nei pressi di questa. L'imperatore Domiziano fece costruire in seguito una grande villa che successivamente fu confusa con una proprietà di Pompeo. Ancora oggi un alta torretta all'ingresso dell'odierna Albano viene chiamata Torre di Pompeo.
Nel III secolo Settimio Severo fece costruire nei pressi dell'antica Alba Longa (esattamente dove ora sorge Albano) un accampamento militare chiamato Castra Albana. Le vie principali dell'attuale centro storico seguono ancora in parte il rigido schema della "castra" romana con vie a schema rettangolare, ed è ancora oggi possibile notare le mura esterne dell'antico accampamento. Nel Medioevo Albano declinò, per rinascere nel Seicento.
L'imperatore Caracalla (figlio di Settimio Severo) fece costruire delle terme per acquisire i favori dei soldati della Castra Albana, soprattutto dopo aver ucciso il fratello Geta. Le mure di queste antiche terme sono in parte visibili nella parte bassa della cittadina anche se alcune fanno ormai parte di edifici odierni. Le terme venivano rifornite da una grande cisterna ancora presente.
Nel 1944 Albano fu soggetta a un bombardamento aereo e questo portò alla distruzione di molti edifici e all'apertura della cosiddetta Porta Praetoria Fuori dal centro abitato ci sono i resti di particolari tombe a forma di torrette coniche con base quadrata che vengono dette dei Curiazi, ricordando la leggenda dello scontro tra 3 giovani romani della famiglia degli Orazi e 3 fratelli di Alba Longa della famiglia dei Curiazi per stabilire la città che doveva dominare sull'altra.
Durante il Medioevo la città fu abbandonata e ripopolata solo nel XII secolo grazie alla sua posizione strategica sulla via Appia. In seguito divenne possedimento della famiglia Savelli sino al 1697 quando divenne proprietà del Papa. Ancora oggi la residenza papale appartiene alla Santa Sede. In questo periodo vengono costruite moltissime chiese sullo stile romano come Santa Maria della Rotonda (un piccolo Pantheon eretto sui resti dell'antica villa di Domiziano).
Anche i campanili delle chiese di Albano ricordano pienamente lo stile romano. Nel XVIII secolo Albano divenne la residenza estiva per numerose importanti famiglie romane. Risale al 1721 la costruzione della grande cattedrale progettata da Francesco Buratti e a pochi anni la nuova facciata della chiesa di S. Paolo sulla cima della collina.

Testo storico a cura di Andrea Befera


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