La Volvo presenta la nuova generazione della XC90, il suo SUV di taglia XXL. Il nuovo prodotto della casa svedese è disponibile con 1 Motore a Benzina (2000 da 254 cv denominato T5 oppure da 320 cv denominato T6), 1 Motore Ibrido (2000 Benzina + Elettrico da 400 cv, denominato T8), 1 Motore Turbodiesel (2000 da 190 cv denominato D4 oppure 224 cv, denominato D5), negli allestimenti Kinetic, Momentum, R-Design, Inscription. Esternamente la nuova XC90 segna una completa rottura con il passato. Molto più slanciata rispetto alla precedente versione, è un concentrato di linee futuristiche e forme eleganti: a mio parere, è un opera d’arte su ruote.

Spettacolare è il frontale con la grande mascherina rettangolare con lo stemma Volvo al centro, incorniciata dai gruppi ottici con luci Led a Martello di Thor, che fungono anche da indicatori di direzione. Posteriormente la coda mantiene l’eleganza e il futurismo che abbiamo visto nel frontale: grande lunotto vetrato, spoiler, grandi gruppi ottici che seguono l’andamento sinuoso del portellone, e, integrate nel paraurti, le protezioni sottoscocca e i terminali di scarico trapezoidali.

Salendo a bordo, ci si apre dinanzi quello che, a mio parere, è uno degli abitacoli più lussuosi e tecnologicamente avanzati degli ultimi anni. Ottima è la qualità costruttiva complessiva, gli accostamenti cromatici e i materiali scelti per la costruzione. Lo spazio a bordo è enorme sia per i passeggeri anteriori che posteriori, che nel bagagliaio (è disponibile sia a 5 che a 7 posti). La consolle centrale è sorprendente: è un tablet 12 pollici perfettamente incastonato fra le bocchette del climatizzatore, con cui, nello schermo touch a sfioramento e scorrimento, si può governare la vita a bordo, con la stessa facilità di utilizzo e prontezza di risposta di un consueto tablet.

Degno di nota è anche il tunnel centrale che ospita la leva del cambio, il pulsante del freno a mano elettrico, portaoggetti e portabicchieri, il Drive Mode per la selezione della tipologia di guida e, soprattutto, il pomello di accensione del veicolo (finiture diamantate, girando a destra il veicolo si accende, girando a sinistra il veicolo si spegne). Avveniristico è anche il quadro strumenti, completamente digitalizzato e interattivo a colori (è uno schermo dove avere sotto controllo tutto ciò di cui si ha bisogno). Ed ora il momento del test drive: la Volvo XC90 provata è stata la D5 7 Posti Inscription da 82000 €. La XC90 fa un balzo in avanti di generazioni con questo nuovo modello, che incarna il futuro DNA di casa Volvo.

Quest’opera d’arte su ruote, come detto precedentemente, su strada, è un salotto che ti coccola, è un’auto al top per sicurezza attiva e passiva (Volvo in questo è maestra), è molto maneggevole e facile da guidare nonostante la lunghezza di quasi 5 metri e la larghezza di quasi 2, si parcheggia facilmente grazie ai sensori e soprattutto all’insieme fra il Park Assist Pilot (l’auto si parcheggia da sola) e il Visual Park Assist (che permette una visuale dall’alto del perimetro attorno all’auto). Emozionante è il motore che la equipaggia: il 2000 Turbodiesel da 224 cv, denominato D5.

Questo motore, vista la mole dell’auto di quasi 2,5 Tonnellate, potrebbe risultare di molto sottopotenziato. Ma non è così: i 225 cv e la coppia di 470 Nm erogata già a 1700 giri, lo fanno scalpitare in maniera grintosa dando prestazioni brucianti alla XC90, quasi da supercar, tale che si può pensare di avere sotto il cofano almeno un motore di cilindrata 3000. Infine il listino prezzi: si va da 57350 € della T5 Kinetic per arrivare a 72600 € della T6 R-Design 7 Posti o Inscription 7 Posti (Benzina), si va da 78950 € della T8 Momentum 7 posti per arrivare a 82550 € della T8 R-Design 7 Posti o Inscription 7 posti (Ibrida), si va da 52550 € della D4 Kinetic per arrivare a 68600 € della D5 R-Design 7 Posti o Inscription 7 Posti (Diesel).


Bruno Allevi

 

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