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- Scritto da Redazione
- Categoria: Calcio
- Pubblicato: 01 Settembre 2015
Roma – Il Real Colosseum è stato tra le società più “chiacchierate” della Promozione durante questa estate, nel senso che l’ambiente calcistico laziale ne ha applaudito le mosse di mercato. Il presidente Sergio Maoloni, però, tiene ben saldi i piedi per terra. «Vogliamo fare bene e per questo abbiamo allestito un organico che possa tenere alto il nome del Real Colosseum, ma al tempo stesso non dimentichiamo mai che siamo una matricola e che il campionato di Promozione presenta numerose difficoltà.
Dai tanti nuovi arrivi ci aspettiamo il salto di qualità rispetto al vecchio organico anche se il girone C è sicuramente molto duro e pieno di squadre competitive. Dal punto di vista societario sono sereno perché ho un direttore generale (Leonardo Maoloni) che mi informa su tutto, un direttore sportivo (Raffaele Giannetti) molto attivo e competente e un allenatore (Ivano Bellei) di prim’ordine. Il motto del Real Colosseum dev’essere: rispetto per tutti, ma paura di nessuno».
Su un aspetto il presidente Maoloni è stato martellante sin dall’inizio della giovanissima storia del club capitolino. «Va bene il sano agonismo, ma il fair play e il rispetto dei direttori di gara e degli avversari non deve mai essere perso di vista. Abbiamo catechizzato in questo senso i nostri ragazzi: l’anno scorso abbiamo vinto la Coppa Disciplina giungendo al primo posto del nostro girone e anche quest’anno ci terremmo ad arrivare in alto anche in quella classifica». Altro punto cardine del progetto del Real Colosseum è la struttura.
«Quest’anno abbiamo trovato un accordo con il Certosa che ci ha messo a disposizione un centro sportivo estremamente funzionale. Con la società capitolina c’è grande collaborazione, ma penso sia legittima l’idea di avere una nostra casa: in questo senso c’è un lavoro costante di tutta la società, non è semplice, ma cercheremo nell’arco di un biennio di riuscire in questo intento. Avere un impianto di proprietà ci permetterà di sviluppare a dovere il discorso del settore giovanile: la Juniores di quest’anno, a cui teniamo moltissimo, è un primo passo».
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