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- Scritto da Redazione
- Categoria: Calcio
- Pubblicato: 26 Ottobre 2015
Rocca Priora (Rm) – Una bella vittoria all’esordio sul campo dell’Atletico Monteporzio. Poi due brutti passaggi a vuoto, prima in casa con lo Sporting Torbellamonaca e poi domenica scorsa sul campo del Certosa. Il rendimento del Colle di Fuori, finora, è sotto le attese e la squadra di mister Domenico Tripodi vuole al più presto la riscossa. In questi momenti sono i calciatori di maggiore esperienza a dover “tracciare la strada” e prendere di peso il resto della squadra.
Tra questi c’è sicuramente Luigi Fatello, difensore centrale classe 1980 con un lunghissimo passato all’Astrea che da gennaio scorso fa parte del Colle di Fuori. «Sinceramente non sappiamo bene nemmeno noi cosa sia successo nelle ultime due partite anche perché venivamo da un periodo pre-campionato molto positivo e da un ottimo esordio a Monteporzio. Ora ci siamo un po’ “incartati”, ma dobbiamo riazzerare tutto e pensare che da domenica inizia il nostro campionato».
Al Comunale di Colle di Fuori arriverà l’insidiosa Fortitudo Calcio Roma, squadra che finora ha collezionato sette punti frutto di due vittorie interne (contro Segni e proprio Sporting Torbellamonaca) e un pareggio sul campo dello stesso Certosa. «So poco e nulla degli avversari, ma sono abituato a guardare in casa mia – sottolinea Fatello – Servirà giocare con la massima concentrazione e determinazione ed evitare errori banali». Quelli che hanno condizionato l’ultima partita persa per 4-1 sul campo del Certosa.
«Abbiamo avuto un inizio incredibile di partita, subendo tre gol nel primo quarto d’ora frutto di errori arbitrali e nostri. Poi nella ripresa abbiamo accorciato con Di Vincenzo, ma non era proprio giornata». L’esperto centrale continua ad essere convinto delle possibilità del suo gruppo, «ma le chiacchiere nel calcio se le porta via il vento, contano le risposte del campo – dice Fatello – La società ha fatto degli sforzi e giustamente pretende dei riscontri concreti. Ora abbiamo due gare casalinghe e dobbiamo cercare di fare il massimo».
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